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MISTERI BLUFF. ALL’OMBRA DI ARLECCHINO

Nicola De Buono rende omaggio al mantovano Tristano Martinelli, il primo Arlecchino della storia che dalla corte dei Gonzaga portò nei teatri e nelle strade di tutta Europa una nuova maschera infernale, funambolica e burlesca.
Misteri bluff  (Ed. Sometti), libro davvero unico nel suo genere, si presenta come uno spettacolo d’arte varia in cui l’attore si misura col linguaggio comico e vernacolare, ingaggiando pure una schermaglia postuma e irriverente con Dario Fo, suo vecchio compagno di viaggio, quel Dario Fo che fu Arlecchino e con cui lavorò per vent’anni, ingaggiando con lui una schermaglia postuma e irriverente, elencando vizi e virtù e mettendo in scena l’incredibile potenza del teatro.

Il primo appuntamento con l’Arlecchino di De Buono è lunedì 2 settembre alle ore 18.00 a Mantova, presso la ex Chiesa di Santa Maria della Vittoria in via Monteverdi. Con l’autore intervengono Giovanni Pasetti e Luigi Caracciolo.

NICOLA DE BUONO, attore e poeta, diplomato al Piccolo Teatro di Milano. Ha lavorato in teatro, al cinema e in televisione con Dario Fo, Franca Rame, Paolo Rossi, Ernesto Calindri, Raimondo Vianello, Giorgio Albertazzi e molti altri.

                

Successo per il reading poetico di Caprioglio e De Buono

Sorgente: Successo per il reading poetico di Caprioglio e De Buono

Mantova  E’ la Luna dai mille volti, più o meno visibili allo sguardo umano, quella evocata dallo spettacolo scritto e portato in scena da Nicola De Buono insieme a Debora Caprioglio martedì sera al Teatro Ariston. All’astro enigmatico, che da sempre ispira l’animo degli artisti, e alla sua variegata rappresentazione poetica è, infatti, dedicato “Il Letto e la Luna”,

De Buono e Pelizzer a Napoli in corsa per un nuovo premio – Tempo Libero – Gazzetta di Mantova

Sorgente: De Buono e Pelizzer a Napoli in corsa per un nuovo premio – Tempo Libero – Gazzetta di Mantova

Nicola De Buono e Claudio Pelizzer sono a Napoli. Con il corto “Isabella” sono oggi candidati al “Cultural Classic Festival” come miglior attore non protagonista e, il regista, per il miglior short…

Nicola De Buono e Claudio Pelizzer sono a Napoli. Con il corto “Isabella” sono oggi candidati al “Cultural Classic Festival” come miglior attore non protagonista e, il regista, per il miglior short film. «È solo l’inizio – dice De Buono entusiasta – perché il 16 giugno avrò un riconoscimento alla carriera al Gran premio dell’amicizia, al Teatro Nuovo di Treviglio insieme all’attore cabarettista Enrico Beruschi e al ciclista Giambattista Baronchelli».

La sera del giorno dopo, il 17 giugno alle 20.30, l’attore mantovano sarà ospite al Teatro comunale di Acquanegra sul Chiese con Debora Caprioglio per una prova generale dello spettacolo Il letto e la Luna, da lui composto. «Lo metteremo in scena in debutto nazionale il 19 alle 21 a Mantova al Conservatorio Campiani» dice De Buono che prosegue ringraziando il Comune di Mantova, gli Amici di Palazzo Te e Mantova Film Studio per il sostegno «nell’ardua impresa in cui – dice istrionicamente – mi giocherò tutta la carriera di 55 anni».

In cosa consiste Il letto e la Luna? «È una novità assoluta – risponde – mai realizzata da nessuno: si parte da un reading di poeti e narratori (Samuel Beckett, Alfonso Gatto, Pirandello, Italo Calvino, Quasimodo) che viene trasformato in uno spettacolo teatrale di un’ora e mezza all’insegna del divertimento e della commozione e soprattutto – prosegue con la consueta ironia – dell’intelligenza creativa». Chiede ai mantovani di uscire dal loro «piccolo giardinetto culturale» e, prendendo a prestito le parole di Dario Fo suo maestro, di «dimenticare la tv, il calcio e il teatro amatoriale», di tirare fuori il portafoglio e acquistare il biglietto d’ingresso al Campiani, 15 euro con la clausola «soddisfatti o rimborsati». Dal punto di vista economico De Buono afferma di fare «opera di filantropia, essendo allo sbaraglio come il giocatore di Dostoevskij». Spera, agogna, che lo spettacolo possa essere rappresentato «fuori le mura», con Debora Caprioglio in estate ma non oltre essendo poi l’attrice impegnata altrove per la stagione teatrale invernale: «Eventualmente ci sarà una brava sostituta» aggiunge. De Buono cerca circuiti nazionali dove incedere «in punta di piedi» e, localmente, di portare lo spettacolo negli istituti scolastici superiori di Mantova e provincia.

«Una lotta all’ultimo sangue, irta di ostacoli», conclude con straordinaria efficacia artistica. (scud)

 

La pellicola su Isabella trionfa a Santiago del Cile

L’opera di Pelizzer “miglior corto storico”. Premiata la Pozzi, menzione speciale per Nicola De Buono

MANTOVA. Benedetto fu il film e chi lo scrisse. E chi lo girò: il regista mantovano Claudio Pelizzer. Nonché gli attori che lo hanno interpretato: in pole position e trionfanti sul podio dopo la competizione, Elisabetta Pozzi nei panni della marchesana di Mantova e Nicola De Buono in quelli del suo segretario, Benedetto. Lo short “Isabella”, girato a palazzo Ducale e a palazzo Te, e proiettato all’Ariston lo scorso ottobre, ha ottenuto un importante riconoscimento dall’altra parte dell’oceano Atlantico, nell’emisfero sud.

La South Film and Arts Academy Festival, a Santiago del Cile, lo ha eletto miglior cortometraggio storico, con la Pozzi migliore attrice e una menzione speciale per De Buono (che venerdì 19 alle 21 sarà al teatro Bibiena con il suo spettacolo “Morir dal ridere”). Riconoscimenti a cui l’Academy cilena ha sommato il miglior montaggio, di Alessandra Cernic, e i migliori costumi King Studio di Fausto Fornasari.

Ma vanno ricordati – il riconoscimento è dovuto anche a loro – Linda Messerklinger nel ruolo di Isabella Boschetti (l’amante del marchese e poi duca Federico Gonzaga), lo storico Giancarlo Malacarne che ha collaborato alla sceneggiatura e le numerose comparse mantovane. Un en plein per la nostra città e per Mantova Film Commission Officina Immagini che ha prodotto lo short di altissima qualità (col sostegno del Comune di Mantova e della Fondazione Comunità di Mantova).

Che Isabella d’Este fosse già ai suoi tempi, tra la fine del ‘400 e la prima metà del ‘500, donna di fama internazionale non c’erano dubbi. Oggi ancora di più si afferma, per quando ci ha lasciato. Un’eredità storica, artistica, di immagine (il suo raffinato collezionismo, i suoi abiti disegnati dagli stilisti dell’epoca – riprodotti nel film premiato – che venivano copiati alla corte di Francia e dappertutto in Europa) ora entrata a pieno titolo, e sontuosamente, nell’ottava arte, il cinema. In ottobre, in occasione della prima all’Ariston nel programma “Incontri Fice 2017”, Pelizzer si era detto molto contento della realizzazione, dopo una gestazione durata quasi un anno, e del fatto che il film fosse stato accettato al Festival Internazionale del Cinema di Tirana. “E sono in attesa di altre risposte”, aveva aggiunto. Una risposta è arrivata dal Cile.

Gilberto Scuderi